Il concorso Ue: Blockchain in campo per tutelare il copyright

L’Unione europea lancia il Blockathon Ue 2018: si svolgerà a Bruxelles dal 22 al 25 giugno, con l’obiettivo di scoprire nuove soluzioni per la protezione della proprietà intellettuale. Programmatori e creativi insieme per un premio di 100mila euro

Pubblicato il 27 Mar 2018

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Utilizzare la blockchain per “inventare” un sistema che sia in grado di proteggere la proprietà intellettuale e combattere quelle contraffazioni che tanto costano in termini economici ai Paesi dell’Unione europea. E’ lo scopo di Blockathon UE 2018, il concorso per programmatori e creativi che mette in palio un premio di 100mila euro e che si svolgerà a Bruxelles dal 22 al 25 giugno. Si tratta del primo hackaton di questo genere mai organizzato sul territorio comunitario, ed non è limitato ai cittadini e alle imprese europee, ma aperto a partecipanti da tutto il mondo. Ad organizzare il contest è l’Euipo, l’ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale, tramite l’Osservatorio europeo sulle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale, in collaborazione con la Commissione europea.

Liberare il potenziale della Blockchain

Il concorso si rivolge ai migliori programmatori e creativi , con l’obiettivo di “liberare il potenziale della tecnologia blockchain e creare congiuntamente una soluzione integrata per la lotta alla contraffazione”, per fornire “alle autorità preposte all’applicazione delle normative ed al contrasto i mezzi per individuare rapidamente i falsi e le attività criminali – spiegano gli organizzatori in una nota – aiutando le imprese operanti nella legalità a tutelare i propri beni aziendali e mettendo a disposizione dei consumatori gli strumenti per operare scelte consapevoli e reali”.

“L’Euipo è fermamente intenzionato a esplorare il potenziale della tecnologia blockchain in termini di collegamento di sistemi e garanzia della sicurezza e inalterabilità dei dati condivisi – sottolinea António Campinos, direttore esecutivo dell’Euipo – allo scopo di instillare fiducia nel nostro ecosistema operante nella legalità, a vantaggio dei cittadini, delle autorità di contrasto e delle imprese. Siamo convinti che sia possibile dare vita a un’alleanza basata su stretti contatti in rete per rendere sicura la logistica, garantire l’autenticità dei prodotti, tutelare i consumatori e contrastare le attività illegali e criminali”.

La Blockchain per la tutela della proprietà intellettuale

Ma cosa ha spinto gli organizzatori a indirizzare proprio sulla tutela della proprietà intellettuale questo contest? A spiegarlo sono i dati sulla contraffazione: i settori che fanno un uso intensivo di diritti di proprietà intellettuale (Dpi) contribuiscono per il 42% al Pil della UE e sono all’origine, diretta o indiretta, del 38% dei posti di lavoro. “Le violazioni dei Dpi, sotto forma per esempio della contraffazione e pirateria – sottolinea l’Euipo – danneggiano sensibilmente la crescita nell’UE in quanto costano 90 milioni di euro l’anno alle imprese operanti nella legalità , con una perdita in termini di occupazione pari a circa 800.000 posti di lavoro durante lo stesso periodo”.

Nel 2017, inoltre, dai dati ue risulta che il 10% dei consumatori della UE, circa 43 milioni di cittadini, sia stato indotto con l’inganno ad acquistare un prodotto falso invece di uno autentico.

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