Energia e blockchain: come cresce il mercato e in quali ambiti applicativi

Grazie alla blockchain si sono aperte nuove prospettive per la realizzazione e la diffusione di un nuovo mercato per l’energy dove cittadini e imprese dotati di una “produzione individuale” possono portare sul mercato in modo diretto la propria capacità produttiva in eccesso o acquistarla in caso di necessità creando un nuovo mercato che può portare importanti benefici anche in termini di bilanciamento delle reti

Pubblicato il 27 Feb 2020

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Perché la Blockchain è importante per il mondo dell’energia

Il mondo dell’energia ha iniziato molto tempo fa una grande trasformazione che tutti ben conosciamo e che è nata nel segno della crescente attenzione alla gestione delle risorse e all’ambientalismo. Questa trasformazione è stata per lungo tempo caratterizzata da due grandi fattori: da una parte l’approccio volto a sperimentare e ricercare fonti di energia alternativa a quella legata a processi di combustione o a quella di origine nucleare, dall’altra quella legata alla ricerca di nuove modalità per ridurre i consumi.

Per lungo tempo questa prima fase della trasformazione non ha coinvolto, almeno non in forma strategica, un cambiamento nelle architetture che governano la produzione e la distribuzione dell’energia. La ricerca e lo sviluppo di energie alternative e la progettazione di metodiche volte a ridurre i consumi non hanno messo in discussione il modello del settore energetico.

Gli attori impegnati in questa evoluzione hanno soprattutto concentrato l’attenzione sui temi della produzione innovativa, della ricerca di nuove fonti e dell’ottimizzazione e razionalizzazione dei consumi. In larga misura, questa trasformazione non ha messo in discussione la logica “centralizzata” o “prevalentemente centralizzata” del modello energetico con operatori che continuavano ad assumersi il compito fondamentale di gestire la Rete e le fonti energetiche, anche e soprattutto nel momento in cui queste fonti iniziavano ad aumentare grazie all’avvento di numerosi piccoli produttori (noi stessi con i nostri impianti fotovoltaici domestici o le imprese con i loro impianti).

Con questa evoluzione, il concetto di Grid ha assunto una dimensione e un valore nuovi per tante ragioni che proviamo a schematizzare in cinque gradi punti:

  • per la disponibilità di nuove fonti;
  • per la possibilità di permettere agli utenti finali, cittadini o imprese, di gestire con maggiore autonomia i loro fabbisogni energetici (produzione e consumo);
  • per le maggiori opportunità di sviluppare forme di innovazione digitale nella gestione di carichi, consumi, bilanciamenti di rete;
  • per aprire nuove forme di scambio e commercializzazione dell’energia;
  • per le possibilità di trovare nuovi strumenti e nuovi supporti per bilanciare le reti.

Ed è proprio su questi ultimi due punti (nuove forme di scambio e commercializzazione e bilanciamento delle reti) che il digitale e la Blockchain in particolare stanno aprendo nuove strade.

Energy e Blockchain: cosa può cambiare

Come Blockchain4Innovation abbiamo seguito gli sviluppi legati all’innovazione che la Blockchain sta portando nel mondo dell’energia e delle utility e, prima di entrare nel merito, segnaliamo la lettura di alcuni articoli che aiutano a inquadrare il tema: Smart grid: cos’è e come funziona la rete elettrica intelligente in ItaliaEnergy Web Foundation: la nuova energia arriva con la blockchainEnerchain, il futuro dell’energia parte dalla blockchain.

In più, abbiamo recentemente lanciato una testata espressamente dedicata all’innovazione digitale per il mondo dell’Energia: Energyup.Tech che sta dedicando servizi e approfondimenti a questi temi e in particolare segnaliamo il servizio Le applicazioni della Blockchain nel settore energetico.

Grazie alla Blockchain si è aperta la strada per rendere possibile il passaggio da una logica centralizzata a una logica decentralizzata nella gestione di produzione e consumo dell’energia. Concretamente è possibile fare un passo in avanti dalla situazione che vede i piccoli produttori o i micro-produttori individuali utilizzare l’energia prodotta per il consumo “individuale” e conferire alla rete, attraverso l’operatore di riferimento, l’energia “in eccesso”, ad una situazione in cui questi soggetti possono scambiare e/o vendere la propria energia con e ad altri soggetti anche in modo diretto. Ciò significa – semplificando – vendere al vicino di casa l’energia che è stata prodotta in eccesso rispetto al proprio fabbisogno e che non viene utilizzata. E lo si può fare con strumenti che permettono anche di gestire la transazione collegata a questo scambio o a questa commercializzazione.

I vantaggi connessi a questa prospettiva sono diversi a partire dall’ultimo dei punti che sono stati precedentemente indicati, vale a dire la “possibilità di trovare nuovi strumenti e nuovi supporti per bilanciare le reti“. Questi vantaggi arrivano grazie al fatto che l’energia prodotta dagli impianti fotovoltaici installati, ad esempio sopra i tetti delle abitazioni, oltre ad essere utilizzata per il consumo di quella specifica abitazione può essere messa a disposizione del vicino per il suo fabbisogno che può trovare in questa risorsa, una risposta alle proprie necessità a un costo che può essere ragionevolmente inferiore rispetto a quella fornita dalla rete. Il tutto con evidenti e importanti vantaggi ambientali.

L’energia che “passa” dalla Blockchain porta vantaggi a consumatori e operatori

Vantaggi, che a differenza di quanto si possa pensare, comprendono anche il ruolo dell’operatore di rete che se per certi aspetti può “correre il rischio” di vedere diminuire un certo tipo di domanda, dall’altra dispone di nuovi strumenti per svolgere un ruolo di intermediario, nell’accezione di gestore di una piattaforma abilitante per questi scambi. Questo attore può  inoltre “appoggiare” o aggiungere a questa piattaforma soluzioni che permettono di indirizzare i consumi allo scopo di ridurre i rischi di picco e gestire in modo più bilanciato la propria rete. A questo proposito è interessante la lettura del servizio Cambiare il mercato dell’energia p2p con un marketplace blockchain che permette di comprendere che ruolo possono svolgere in questo caso i gestori delle reti e le utility. E’ poi interessante vedere che contributo può portare l’utilizzo di Data Science e di Intelligenza Artificiale e lo abbiamo affrontato in questo servizio  Energy Way: l’energia dei dati e della conoscenza al servizio della sostenibilità (ambientale ed economica) e in questo Utility, la AI può essere la chiave per migliorare la customer experience.

La Blockchain permette dunque di gestire domanda e offerta, ovvero produttori e consumatori di energia, portando importanti benefici a entrambe le parti; permette di controllare in modo automatico e tracciabile i consumi, i picchi, le criticità e infine, consentire potenzialmente a milioni di micro-produttori a livello domestico o a livello di imprese e organizzazioni di diventare piccole centrali di energia e di trovarsi nella condizione di vendere in maniera semi-automatica la loro energia elettrica. Su questo tema può essere interessante la lettura di un caso e di una esperienza specifica nel servizio Ecco come blockchain e P2P possono cambiare il mercato dell’energia.

Come si sta sviluppando il Global Blockchain Energy

Il mercato, dal canto suo, sta rispondendo con grande intensità. Le stime relative allo sviluppo di un mercato Energy collegato alla Blockchain presentano tassi di crescita molto importanti. Sono punti di osservazione differenti, in funzione della tipologia dei servizi considerati e del perimetro di servizi, ma comunque le società di ricerca vedono nella Blockchain un importante potenziale per la partenza e la crescita di un nuovo mercato.

Le prospettive sono particolarmente positive per la necessità e possibilità di valorizzare il patrimonio di dati che arriva grazie alla sempre più ampia diffusione di smart metering in tantissime aree. Questi strumenti permettono di “interagire” e di sviluppare forme di “integrazione” con progetti che puntano allo sviluppo di sistemi energetici decentralizzati. La decentralizzazione è poi certamente favorita dal parallelo sviluppo di fonti energetiche rinnovabili che ben si prestano ad essere gestite in modalità decentralizzata. I temi della sostenibilità e la ricerca di una sempre maggiore ottimizzazione nell’utilizzo delle risorse energetiche sono destinati a loro volta a favorire l’utilizzo e la diffusione di piattaforme energetiche decentralizzate, in grado, tra l’altro, di contribuire fattivamente al bilanciamento delle reti.

Secondo Global Marketin Insight, il peso di servizi e progetti Blockchain nel mercato dell’Energy era di 220 milioni di dollari nel 2018 e la società di ricerca prevede un trend di crescita annuo del 50% nell’orizzonte temporale del 2025.

Secondo le stime di Wise Guy Report il Global Blockchain in Energy market promette di passare, da 285.21 Milioni di dollari nel 2017 a oltre 34 miliardi di dollari entro il 2025 con un passo di crescita annuo dell’82,24% nel periodo 2018-2025. MarketsAndMarkets  a sua volta stima il mercato della blockchain per l’Energy 279 milioni di dollari nel 2017 e prevede una crescita a a oltre 7 miliardi di dollari entro il 2023 con un tasso di crescita del 78,32%.

Dove cresce la Blockchain e come cambia il mercato dell’energia

La crescita della Blockchain si sviluppa grazie a soluzioni nell’ambito del data & document management, per la tracciabilità delle transazioni e dei pagamenti, per la riduzione dei costi operativi, nella gestione del Risk management e della sicurezza. Ma soprattutto la Blockchain porta vantaggi che si concretizzano nell’introduzione di nuovi modelli di business legati al P2P. Infatti, permette la creazione di un nuovo mercato consentendo alle persone di scambiare e vendere energia allargando di fatto il numero degli attori e il numero della transazioni. Nel momento in cui gli edifici e le case, intesi sia come asset energivori sia come produttori, si connettono al grid possono essere abilitati alla gestione e attivazione di transazioni tra “eguali” ovvero tra soggetti che sono nello stesso tempo produttori e consumatori (Prosumer). La Blockchain è chiamata in causa per risolvere tematiche di “contrattualistica”, di gestione delle transazione e del payment.

La Blockchain sta così alla base della creazione di piattaforme per la gestione di peer-to-peer energy trading model, e da questi modelli ci si aspetta uno sviluppo nella creazione di Distributed Energy Grids (DERs) e di altri modelli di sfruttamento e commercializzazione di fonti di energia rinnovabile che possono scambiati e commercializzati su piattaforme che fanno uso di cryptocurrencies. Ad oggi su 2425 cryptocurrency (CoinMarketCap al 27.02.2020) 24 cryptovalute sono espressamente dedicate al mondo dell’energy.

Nello stesso tempo, la diffusione di soluzioni di Smart metering system, che si può ormai considerare una realtà acquisita nel mercato, permette di accelerare questo processo consentendo alle Utility già attivamente impegnate in un percorso di digitalizzazione (come si può leggere nel servizio: peraltro si può leggere nel servizio Utility italiane in buona salute: corrono gli investimenti e cresce il fatturato) di valutare se e come sfruttare questo nuovo scenario di sviluppo.

La questione energetica al centro delle Smart City

Su queste prospettive non ci sono solo le startup che stanno lavorando a nuove soluzioni, ma anche progetti che vedono coinvolti grandi operatori del settore e Pubbliche Amministrazione che in alcuni casi stanno considerando la Blockchain o che in altri stanno creando piattaforme o soluzioni per la gestione dell’energia dove la Blockchain può portare nuovo valore. E’ il caso delle Smart City Platform a cui viene affidato il compito di ripensare i temi dello scambio e del consumo di energia (e di altri servizi come la Smart Mobility), con particolare attenzione alle tematiche della sostenibilità e della riduzione dei consumi. E dove si lavora per mettere a fattor comune una serie di progettualità che consentono di pilotare e valorizzare la capacità collettiva di ridurre gli sprechi e sfruttare al meglio gli asset presenti sul territorio.

In questo senso, è interessante la lettura del servizio su come Enea ha sviluppato forme di risparmio energetico grazie alla serra bioclimatica nella propria Scuola delle Energie. E sempre altrettanto importante l’iniziativa, ancora una volta di Enea di sviluppare progetti di Vertical farming all’interno di edifici abbandonati. Non è evidentemente un progetto che nasce sotto il cappello della gestione dell’energia ma è un esempio concreto di come tutti i tasselli che vanno a comporre il portfolio dei consumi possono essere pilotati e indirizzati a una riduzione degli sprechi grazie a una innovativa gestione degli asset presenti sul territorio.

Un altro esempio arriva dal progetto, questa volta in capo a un’azienda direttamente coinvolta nello sviluppo di infrastrutture e soluzioni come Siemens che ha ripensato la propria sede di Milano in chiave di sostenibilità sfruttando le opportunità della Smart Infrastructure. Non ultime e non meno importanti sono le soluzioni che vedono forme di innovazione a livello di gestione dei rapporti con i consumatori anche nella gestione delle transazioni e dei pagamenti. Sono significativi a questo riguardo, anche se con prospettive diverse, gli accordi tra Sorgenia e Chainside per gestire i pagamenti in bitcoin e l’ingresso di Enel X in Paytipper.

Ora la sfida dell’energia e della sostenibilità rilanciata grazie alle opportunità della Blockchain, è anche quella di poter sfruttare tutte queste diverse forme di innovazione che incidono sulla produzione e sul consumo per poter contare su reti alle quali possono contribuire, in modo innovativo, attori che prima erano solo consumatori e che adesso possono portare tre diversi grandi contributi come consumatori, come produttori e come attori per il bilanciamento e l’ottimizzazione dei consumi in generale.

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